giovedì 29 aprile 2010

SVEZIA e la notte di Santa Valpurga

La notte tra il 30 aprile e il 1 maggio è conosciuta come la "notte di Santa Valpurga".
E' considerata la notte delle streghe e si festeggia in moltissime località della Germania e del Nord Europa.


Le radici della festa di Santa Valpurga affondano in epoca precristiana e, a dire il vero, hanno ben poco a che vedere con la Santa omonima, donna colta, badessa di un monastero di suore, la cui vita non presenta alcun legame con streghe o diavoli.

La notte fra il 30 aprile e il 1° maggio segnava anticamente fra i Celti il passaggio alla bella stagione: una notte di veglia, una specie di capo­danno primaverile, durante la quale si susseguivano danze e banchetti in un'atmosfera quasi orgiastica, aspettando il nuovo giorno quando si sarebbe celebrata la fe­sta di Beltane, la festa dei fuochi dedicata a Belenos, il dio splendente di luce (chia­mata poi nel mondo latino Calendimaggio). In questa notte venivano effettuati riti propiziatori, si benedivano le case per favorire prosperità, salute e felicità, di facevano previsioni future, divinazioni e si recitavano formule magiche fatte con acqua e fuoco.
Con la cristianizzazione dell'Europa centrale che era celtica, le feste furono vietate perché si raccontava con raccapriccio che sotto la luna calante, vi si dessero conve­gno streghe e stregoni.


La Chiesa iniziò a festeggiare Santa Valpuga in questa data solo a partire dalla sua canonizzazione ad opera di Papa Adriano II (che fu Papa dal 687 all'anno 872) ed ecco che, per una casuale coincidenza cronologica, l’immaginaria notte delle streghe viene anche chiamata “notte di santa Valpurga”.
Due realtà distanti, che non hanno nulla da spartire.

Per vivere in prima persona questa festa, bisogna recarsi in SVEZIA, ove in ogni villaggio, cittadina e metropoli, a partire dall'ora del tramonto, hanno luogo lunghi festeggiamenti alla luce di grandi falò. 
La sera del 30 aprile vengono accesi falò in quasi tutta la Svezia, spesso su delle alture per poter essere visti da lontano, e gruppi dei cori locali danno il benvenuto alla primavera con canti tradizionali.
È una vecchia usanza accendere falò nelle notti di primavera: alcuni sostengono che lo si facesse per spaventare gli animali da preda in vista della stagione del pascolo dei bovini. Secondo altri l’usanza avrebbe ragioni magiche e soprannaturali, come per i tedeschi, che pensavano in quel modo di proteggersi dalle streghe che nella notte di Valborg si riunivano per adorare il diavolo. L’usanza svedese attuale si è comunque radicata in origine nella regione di Stoccolma, portata dai tedeschi del nord che un tempo erano moltissimi in quello zona.
Molto bella è la festa che si celebra a Uppsala.


La Svezia è un bellissimo Paese da visitare e le possibilità sono infinite.
Ecco il nostro suggerimento di viaggio: L'ARCIPELAGO DI STOCCOLMA.

Non tutti sanno che l’arcipelago di Stoccolma conta più di 24.000 isole, isolette e scogli, di cui soltanto un migliaio abitati.
D’estate l’arcipelago è un paradiso per gli amanti della vela e delle barche a motore provenienti da tutta la Scandinavia, ma molte delle isole sono raggiungibili anche con i mezzi pubblici.
Si può partire direttamente dal centro di Stoccolma con uno dei classici battelli bianchi dell’arcipelago, molti dei quali risalenti al XIX secolo o all’inizio del XX secolo. Si possono anche noleggiare dei kayak in vari posti per scoprire le isole.


Scoprirete posti unici e spettacolari, che a volte sembrano dei mondi incantati...

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